Oculistica

Il Poliambulatorio Santa Lucia è altamente specializzato per tutte le problematiche legate all’apparato visivo.

 

Si interviene per :

  • Cataratta
  • Chirurgia refrattiva
  • Glaucoma
  • Interventi di distacco di retina
  • Ipovisione e riabilitazione
  • Maculopatia
  • Visite oculistiche per Bambini

Gli esami strumentali:

  • Campo visivo
  • Ecodoppler oftalmico
  • Elettroencefalografia dell’occhio
  • Laser Oculistici

IL GLAUCOMA

Che cos’è il glaucoma?

Il glaucoma è una malattia oculare dovuta ad un aumento della pressione all’interno dell’occhio, ma nel 30% dei casi può risultare anche minore o uguale a 19mmHg.

Il glaucoma può provocare lezioni irreversibili: se non diagnosticato in tempo, può causare gravi danni alla vista ed, in alcuni casi, ipovisione o cecità.

E’ asintomatico, silente con un andamento lento ed inesorabile.

Fattori di rischio

  • Genetica (Famigliarità e razza)
  • Età (>40-45 anni)
  • Pressione intraoculare elevata (>21mmHg)
  • Spessore corneale (cornea sottile = maggior probabilità)
  • Fattori sistemici (diabete, ipertensione arteriosa…)
  • Scarso apporto di O2

Diagnosi

La diagnosi e la prognosi si evidenziano attraverso una serie di indagini volte ad individuare e quantificare i fattori di rischio.

Tra gli esami principali troviamo:

  • Misurazione pressione oculare
  • Aspetto della testa del nervo ottico (papilla ottica) e stato delle fibre nervose mediante OCT
  • Pachimetria corneale
  • Esame dl campo visivo computerizzato (CV)
  • Misurazione della flussimetria dei vasi intracranici mediante ECO-Color-Doppler (non indispensabile, ma consigliabile)
  • Studio della risposta funzionale delle cellule ganglionari mediante PVE (elettroretinogamma a pattern), non indispensabile, ma fortemente consigliabile.

Tipologie

In funzione delle caratteristiche anatomiche dell’occhio e dei meccanismi alla base della malattia, si possono classificare i glaucomi in due classi:

  1. Glaucoma ad angolo aperto(più frequente)
    Dovuto ad una specie di invecchiamento del sistema dei canali di deflusso: l’umore acqueo raggiunge il trabecolato, ma non viene sufficientemente filtrato, in quanto quest’ultimo è strutturalmente alterato (ostruzione dei canali di scarico). Progredisce molto lentamente, provocando una graduale riduzione della visione periferica. Lasciato a sé stesso il campo visivo si riduce finché anche la visione centrale scompare.
  2. Glaucoma ad angolo chiuso
    In questo caso l’umore acqueo non riesce a raggiungere il sistema trabecolare di deflusso, perché l’angolo formato da iride e cornea è troppo stretto: l’iride si addossa lentamente alle membrane anteriori ostruendo completamente il passaggio. Progredisce lentamente con l’età, ma in pazienti predisposti, un’improvvisa ostruzione dell’angolo, può provocare un attacco di glaucoma acuto (anche 50mmHg di pressione).
    B.L’attacco acuto di glaucoma è caratterizzato da un violento dolore in regione orbitaria e tempiale, spesso associato a cefalea, nausea e vomito, visione annebbiata. In mancanza di un adeguato e tempestivo trattamento si può avere una notevole ed irreversibile compromissione della funzione visiva, oltre una dilatazione fissa della pupilla.
  3. Glaucoma a bassa pressione(30% dei casi)
    E’ un tipo di glaucoma ad angolo aperto ancora più insidioso, perché la pressione è sempre uguale o inferire a 19mmHg. In questo caso c’è una carenza di sangue alla teta del nervo ottico per motivi di flusso e di anatomia, per cui viene colpita prima la regione centrale.
    La cecità della visione distinta compare rapidamente senza terapia.

Trattamento

Sebbene non possa essere curato, il glaucoma può essere ben controllato con una terapia adeguata. E’ importante ricordare che il controllo e il trattamento della malattia continueranno per tutta la vita.
Il trattamento può essere effettuato con farmaci sotto forma di colliri, compresse o una combinazione tra essi.
Quando la terapia medica non è più sufficiente o il paziente non risponde alla terapia, si ricorre al trattamento laser e/o all’interveto chirurgico.

La terapia laser varia a seconda del tipo di glaucoma ed è praticata ambulatorialmente. Per il glaucoma cronico ad angolo aperto si utilizza la Trabeculoplastica, mentre nel glaucoma ad angolo chiuso si utilizza la Iridectomia Yag Laser.

La chirurgia è indicata quando la terapia laser e quella farmacologica non si risultano sufficientemente efficaci nel ridurre la pressione oculare. E’ efficac in ogni forma di glaucoma, ma non dura per sempre. Infatti i tessuti cercheranno sempre di richiudere le brecce che creiamo artificialmente. Per fortuna si può sempre reinventare.

Consigli

Avete familiarità: screening a 35/40 anni.

Non avete familiarità: fate comunque uno screening a 45/50 anni, perché i geni sono tanti, non conosciuti e si esprimono dal neonato alla morte, ma NON scompaiono mai da quella famiglia anche se saltano generazioni.

La degenerazione maculare

Che cos’è?

La degenerazione maculare è una patologia che colpisce la zona centrale della retina, detta macula (la retina è la membrana di origine nervosa che dà la capacità di vedere).

È una malattia progressiva che costituisce una causa molto frequente di riduzione e perdita della visione centrale.

Possiamo paragonare il nostro occhio ad una macchina fotografica, e riconoscere alcune parti come la cornea e il cristallino anteriore come se fossero l’obiettivo, deputato ad una corretta messa a fuoco e la retina la pellicola della macchina fotografica su cui si imprimono le immagini.

La retina non è uguale in tutta la sua estensione: si può infatti individuare una zona centrale, la macula, in cui la capacità di discriminazione dell’immagine (acuità visiva) è molto elevata ed un’area periferica, in cui la capacità di discriminazione è molto bassa.

Facciamo un altro esempio: durante la lettura di un giornale si ha la percezione dell’intero foglio (grazie alla retina periferica) ma si può leggere distintamente solo ciò che si fissa con la retina centrale.

Il deterioramento di questa area retinica causa una riduzione della acuità visiva anche molto marcata ma, essendo risparmiata la retina periferica, non si arriva alla cecità assoluta (l’orientamento nello spazio si conserva grazie alla retina periferica ancora efficiente)

Risulteranno quindi difficoltosi o impossibili la lettura e il lavoro a distanza ravvicinata ma, anche se sono interessati entrambi gli occhi, si rimane comunque autosufficienti.

Non sono ancora completamente  noti i motivi che comportano il deterioramento e la degenerazione del tessuto maculare, anche seè assodato che  sia legata a fattori ereditari nella forma umida (mentre non sono ancora stati scoperti i geni delle altre forme).

La malattia ha un andamento progressivo che va ad aggravarsi

La forma secca (non essudativa) è il tipo più comune di maculopatia degenerativa senile: in genere provoca una modesta riduzione visiva per molti anni  ed è dovuta ad una lenta e progressiva atrofia del tessuto retinico, ma finisce per essere più grave perché non trattabile.

Più rara ma più grave è invece la forma essudativa.

Nuovi vasi, particolarmente fragili, si rompono e salgono da sotto la retina a sopra  perdendo siero o  sangue . Alterando il tessuto circostante, provocano fenomeni di cicatrizzazione e distruggono la macula.

La visione diviene precocemente distorta ed annebbiata fino ad una drastica riduzione della visione centrale.

I sintomi principali della maculopatia sono:

  • Riduzione della acuità visiva centrale con permanenza di quella periferica,
  • Distorsione delle immagini per cui, ad esempio, una riga non appare più dritta
  • Alterazione della percezione dei colori che appaiono sbiaditi o deboli
  • Presenza di un’area del campo visivo centrale in cui la visione non è distinta.

L’evoluzione è molto lenta nelle forme secche (maculopatia senile), più rapida nelle forme umide (essudative).

Un esame molto semplice per individuare la patologia in uno stato precoce è il test di Amsler.

Guardando un foglio di carta quadrettato con opportuna correzione ottica per vicino,  fissando il cerchio situato al centro del foglio si osserva una distorsione (metamorfopsia) o una interruzione delle righe quando la retina centrale è malata.

Come potrebbe apparire il test di Amsler in presenza di degenerazione maculare.

Alcuni esami strumentali che l’oculista potrebbe prescrivere per confermare la diagnosi e classificare la malattia sono l’OCT(tomografia a coerenza ottica), l’angiografia con fluresceina ed, eventualmente, anche con verde di indo cianina (se sospetti, una membrana sotto la macula). oggi esiste anche l’angio-OCT che non necessita di mezzo di contrasto (3D). La terapia fotodinamica, le iniezioni intravitreali di triamcinolone o di farmaci anti-angiogenetici sono i trattamenti disponibili sul mercato, che possono essere somministrati come monoterapia oppure in combinazione. I risultati sono buoni ma debbono essere ripetute le iniezioni intravitreali per tutta la vita anche mensile. Tutto ciò frusta il paziente. Il terzo tipo di degenerazione maculare è la MER (membrana epiretinica) dovuta all’adesione anormale della superficie della retina con la parte posteriore del vitreo.(massa di gelatina tra cristallino e retina). Ha una base ischemico –infiamatoria e spesso dipende anche da inadeguati trattamenti laser terapeutici che non tengono conto della sofferenza retinica per la energia calorica sviluppata producendo infiammazione che porta a stiramento della MER verso il punto di retina coagulato dal laser. E’ la forma più semplice perché basta un intervento (peeling maculare) per guarire in alta percentuale.

Informazioni

Questo intervento viene eseguito presso il Poliambulatorio Santa Lucia di Bologna.

I trattamenti per la degenerazione maculare sono eseguiti da:Dr.ssa Lucia 

 

In questa sezione

E’ presente la lista dei servizi offerti dal Poliambulatorio Santa Lucia di Bologna, riguardante l’oftalmologia